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Storia di Calcara Vincenzo, 40 anni, soldato al servizio della " famiglia " mafiosa di Castelvetrano, implicato in traffici internazionali di droga, armi, massoneria, politica, omicidi e persino l' attentato a Giovanni Paolo II
PALERMO . Finora, forse per un eccesso di cautela, Vincenzo Calcara, 40 anni, "soldato" al servizio della "famiglia" mafiosa di Castelvetrano capeggiata dall' ex sindaco dc Antonio Vaccarino, viene indicato dagli inquirenti come un pentito "minore" di Cosa nostra. Ma in realta' parlare di Vincenzo Calcara e' come sollevare il coperchio di una pentola in ebollizione, piena di misteri. Traffico internazionale di droga, di armi, massoneria, politica, omicidi eccellenti e persino l' attentato a Giovanni Paolo II. C' e' tutto questo dietro un personaggio come Vincenzo Calcara che, se volesse, potrebbe aprire molti spiragli sui misteri italiani. Lo fara' , oppure lo ha gia' fatto? Certo, dal giorno del suo pentimento, di carceri ne ha gia' cambiate diverse. E indicato come detenuto "ad alto rischio", lui che si e' definito, in una delle confessioni raccolte in 250 pagine, come "killer veloce e preciso" al servizio della cosca di Castelvetrano. Il suo nome, in un modo o nell' altro, salta gia' fuori in occasione del sequestro del potente esattore Luigi Corleo, il suocero di Nino Salvo, avvenuto nel 1975 e per il quale era stato richiesto un riscatto addirittura di 22 miliardi di lire. Corleo non e' stato mai restituito ai familiari e tuttora la vicenda resta nel mistero. Cinque anni dopo, in occasione dell' omicidio del sindaco di Castelvetrano Vito Lipari torna il nome di Vincenzo Calcara. Risulta fra le carte processuali il testo di una telefonata fatta alla moglie del sindaco ucciso. L' ignoto interlocutore comunico' che l' autore del delitto era Antonio Vaccarino. Con lui, probabilmente, c' era Vincenzo Calcara. Arrestato per l' omicidio di Francesco Tilotta, presunto esponente della mafia di Alcamo, Calcara . che continua a dichiararsi innocente per questo delitto . fu poi condannato a 14 anni. Ottenuta la liberta' per decorrenza dei termini, riusci' a fuggire in Germania dove fu arrestato a Mannheim per una rapina commessa con alcuni emigrati turchi. Legami antichi, quelli con i turchi, risalenti ai primi anni Ottanta quando Calcara lavorava al duty free dell' aeroporto di Linate. Un posto chiave per introdurre in Italia la morfina base proveniente dai Paesi dell' Est e trasportata, presumibilmente, anche con i Tir della "Kintex", la societa' di trasporti bulgara. Parte di quei carichi finirono anche alla raffineria scoperta nell' 85 ad Alcamo e su cui stava indagando il giudice Carlo Palermo. E inquietante che su questi traffici indagasse il vice questore Giorgio Boris Giuliano, ucciso nel luglio del ' 79. Accertamenti che portarono alla figura del trafficante.agente segreto Mussullulu, il boss della mafia turca in contatto con i "lupi grigi", l' organizzazione di cui faceva parte Ali' Agca, che prima di raggiungere Roma aveva alloggiato a Palermo. G. P.
Petta Giorgio
Pagina 16
(7 maggio 1992) - Corriere della Sera
(7 maggio 1992) - Corriere della Sera